Il Pescara Jazz raccontato da Ted Gioia

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“Gli appassionati di jazz hanno una buona ragione per festeggiare quest’anno. Il 2017 segna il centenario del primo disco jazz, un evento che ha cambiato il corso della musica del XX secolo. Ma anche quando commemoriamo questo importante centenario, dobbiamo ricordare che il jazz non è solo musica registrata, ma viene vissuta nella sua forma più profonda e piena nelle performance dal vivo. Amo i miei dischi di jazz, ma quando penso ai momenti musicali più stimolanti della mia vita, quasi tutti si sono svolti in presenza dei veri musicisti che stavano creando una musica emozionante e improvvisata davanti a un pubblico. Anche nell’era digitale, non c’è modo migliore per ascoltare il jazz che farlo in prima persona.

Il Pescara Jazz Festival ha vissuto per quasi metà di quei cent’anni. Quando è stato fondato, nel 1969, erano pochissimi i festival di jazz estivi: Pescara si è subito affermata per il suo impegno nell’arte. Ci sono così tanti momenti fantastici nella storia del festival che è difficile decidere quali sono stati i più importanti. Se voi foste stati presenti all’edizione del 1970, ad esempio, avreste potuto ascoltare la Duke Ellington Orchestra, Teddy Wilson e Clark Terry. Se foste stati sotto il palco nel 1972, avreste visto Charles Mingus, Ben Webster e il Modern Jazz Quartet. E nell’anno successivo, avreste ammirato Dexter Gordon, Earl Hines e Miles Davis che si esibiva la stessa serata di Keith Jarrett. Nel 1981 avreste goduto l’arte di Dizzy Gillespie, Stan Getz e Art Pepper. Eventi magici che non si ripeteranno più.

Il Pescara International Jazz Festival offre ancora oggi dei momenti ispiratori di jazz dal vivo. Gli artisti di quest’anno includono molti dei nomi più significativi del nostro tempo, tra cui Stefano Bollani, Kenny Barron, Paolo Fresu, Dado Moroni, Danilo Perez, Brian Blade, John Patitucci, Uri Caine, Cyrus Chestnut e i Manhattan Transfer. Non posso prevedere cosa succederà quando arrivano sul palco – ma nemmeno loro. E questa è la bellezza di vedere il jazz dal vivo in un contesto storico come quello di Pescara Jazz. La spontaneità di questa arte è qualcosa che non puoi sperimentare su disco o via YouTube, ma solo seduto di persona in teatro.
No, non si può mai predire quando la magia accadrà. Ma se la state cercando stasera, probabilmente siete venuti nel posto giusto”.

(Ted Gioia*)
* Ted Gioia è considerato uno dei massimi studiosi e divulgatori di jazz del mondo. La sua “Storia del jazz”, uscita per la prima volta per Oxford University Press nel 1997, fu accolta dai critici e dagli intenditori di tutto il mondo come il racconto definitivo della grande epopea di questo genere musicale.